A distanza di 6 anni dal progetto, presentato al Salone Immobiliare di Cannes, è stata posata la prima pietra dell’ Euromed Center di Marsiglia, vincitore del concorso internazionale bandito dall’Euroméditerranée.
Una lunga gestazione per un intervento di otre 70.000 mq per la realizzazione di un hotel Marriott di 4 stelle con centro benessere e un multiplex con 16 sale cinematografiche di proprietà del produttore Luc Besson.
A corredo dell’intervento sono previsti spazi commerciali, un centro congressi, parcheggi per 1000 auto e un parco urbano di 4000 mq disposti lungo il boulevard del litorale che si apre su Place de la Méditerranée, nel cuore del quartiere direzionale La Joliette.
Il progetto del centro Euromed rientra nel programma di sviluppo “Cité de le Méditerranée” che prevede la sistemazione dei docks da parte di Eric Castaldi, la torre di Zaha Hadid per la nuova sede della CMA CGM ed il MUCEM il museo della civilizzazione dell’Europa Mediterranea.
Un piano ambizioso che vede la città di Marsiglia impegnata in un programma di rinnovamento urbano, a partire dalle aree portuali dismesse, finalizzato alla promozione internazionale dell’area metropolitana con l’inserimento di importanti aziende francesi ed europee, tra le quali l’italiana Telecom.
Nel 2013 Marsiglia sarà la capitale europea della cultura e verrà celebrata anche con l’inaugurazione del MUCEM, prevista per il prossimo giugno, e con l’inizio dei lavori di tutte le opere previste no ancora finite.
Il centro Euromed, che sarà ultimato per il 2015, costituirà la piattaforma di scambi e incontri, di cultura e di economia, a carattere internazionale, con una architettura che si propone come un “segnale urbano” per la città non solo di tipo architettonico.
Il complesso si identifica come un vero “polo di animazione” della città con esposizioni, incontri culturali, manifestazioni temporanee come vernissages, atelier, cocktail per le anteprime del Multiplex, eventi sportivi e altro.
L’architettura di Fuksas si ispira alle forze naturali del mediterraneo con forme fluide che sembrano scolpite dal vento e dal mare ma che nello stesso tempo simboleggiano il movimento come elemento di trasformazione e generatore di urbanità.